Il taxista

da Dili TIMOR EST          L’unico modo per incontrare e onorare chi lavora in una sorta di fast food locale è andarci a cenare. Qui la sera i mikrolet non ci sono quindi, al ritorno, taxi. Il ragazzo che mi accompagna contratta a lungo il prezzo, poi si sale. Il taxista avvia subito il discorso, come a scusarsi dei cinque dollari richiesti. La benzina che aumenta, la manutenzione dell’auto, la crisi generale… I due parlano e sistemano la nazione, come vecchi amici, per tutti i venti minuti del viaggio. É ovunque così, mi dico. Di che parla la gente se non dei problemi quotidiani che la assillano? Era così anche in Galilea, è così sempre. La gente si accalcava attorno a Gesù perché se ne andava via guarita. Anzitutto lo cercavano per questo, per stare bene. E lui definiva tutto ciò annuncio del regno di Dio. Non si indispettiva, nemmeno si aspettava che gli ponessero domande diverse dai loro bisogni, domande solenni su Dio. Sapeva che quelle azioni di guarigione e amore avrebbero da sole posto domande e dato risposte. Piuttosto, la sua preoccupazione era un’altra: recarsi sul fare del giorno in un luogo deserto. L’anima infatti assorbe le fatiche, le gioie e le emozioni di chi incontra. Necessita di tempi di silenzio per recuperare la propria identità e la propria centratura. Poi si torna tra la folla.

Lc 4,38-44    Gesù, uscito dalla sinagòga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagòghe della Giudea.