
Ha ragione, è proprio così. Se si entra nel vangelo, nella sua logica, si entra in combattimento interiore. Il fuoco d’amore, cioè la giustizia divina, che Gesù ha gettato sulla terra non può lasciarci indifferenti. La nostra società la chiamavano “senza padri”, ora dicono “senza adulti” perché più nemmeno le madri ci sono. Chi insegnerà ai figli cos’è l’amore, quello vero? L’amore per le cose belle, eterne, che si ricordano tutta la vita. L’amore per la natura, per le onde del mare e le montagne, la passione a guardare le stelle e fotografare i tramonti. L’amore per la giustizia e la verità e gli ideali che ti fanno arrabbiare e lottare. Il fuoco d’amore per l’amico con cui passi ore a parlare o a camminare in silenzio. L’amore per la vita, propria e altrui, e la voglia di raggiungere tutti, di aiutare gratuitamente, di essere utili e lasciare il mondo migliore di come lo si è trovato. L’amore per le cose sacre, per i monasteri nascosti, le croci di pietra delle chiese antiche. L’amore, il fuoco d’amore che Gesù ha portato in terra, interessa ancora a qualcuno?
Lc 12,49-53 Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Il fuoco sulla terra https://lalocandadellaparola.com/2022/08/14/fuoco-sulla-terra/