Non subito

Davanti al più banale acquisto, ponderiamo con calma professionale ogni opzione possibile. Eppure nelle grandi questioni, per non dire di quando sentiamo di guerre o rivoluzioni, in una frazione di secondo sappiamo già dire dove stia la ragione. Una sorta di impazienza ci spinge a parteggiare per gli uni o per gli altri e lo facciamo con una tale velocità da lasciare il sospetto di non aver riflettuto. Forse crediamo che, trovato subito il colpevole, si raggiunga prima la soluzione. O forse invece è pigrizia mentale ciò che ci spinge a rinunciare a una ricerca personale, andando dietro a chi grida più forte “sono io!”. È facile lasciarsi ingannare, dimenticando che la fine del male non arriva subito. Bisogna avere la pazienza di restare nei problemi aperti, di dare tempo alla vita per poter capire meglio il bene da seguire. Il navigatore esperto non spinge in acqua la barca appena l’onda si calma, ma attende a lungo sulla riva e poi s’imbarca.

Lc 21,5-11 Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Domani ⬇️⬇️

Partecipa liberamente https://us06web.zoom.us/j/82095113064?%20pwd=dWIvTmxSL1dlZTB1OUVVTDJHSDJpZz09