Le azioni

Siamo sempre infastiditi alla sola idea che si parli male di noi o che anche solo non si venga apprezzati appieno. Quando accade, vogliamo chiarire, puntualizzare, smentire. In quei momenti ci fa bene ricordare ciò che fece Gesù. Egli invitò i suoi interlocutori a guardare le sue azioni, senza bisogno della testimonianza di nessuno. Le nostre azioni dicono chi siamo. Ce lo diciamo spesso, ma è bene ripeterselo. Del resto cos’è (cos’era…) l’esame di coscienza serale, se non questo? Fare scorrere davanti agli occhi la giornata che si chiude. Fermarsi sulle azioni che vorremmo non aver commesso e su quelle che, viceversa, avremmo dovuto compiere. E gioire dell’amore che abbiamo avuto la forza di donare: i sorrisi, le parole buone, la pazienza, l’elemosina, la preghiera. E perdonare, perdonarsi, farsi perdonare.

Gv 5,33-36 Gesù disse ai Giudei:
«Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato».
Grazie del tuo aiuto https://lalocandadellaparola.com/bdbf-onlus/