Mai senza

Due azioni, due verbi che solo a pronunciarli la gente storce il naso e i giovani, anche quelli cresciuti a casa e oratorio, si tirano immediatamente indietro: figurati se ci vado! Che verbi faranno mai tanta paura? Forse far guerra o drogarsi o abortire o tradire o abbandonare o perdere tempo? Macché. Si tratta purtroppo di due azioni meravigliose, importantissime, fondamentali. Due verbi che hanno distinto e segnato ogni giornata di Gesù stesso: pregare e predicare. Sarà colpa degli addetti ai lavori, sarà colpa della nostra personale pigrizia, sarà chissà che cosa, ma la realtà è evidente: preghiera e predica sono sinonimi di noia, inutilità, sciocchezze e vecchiume. È vero, i predicatori capaci sono pochi, ma ci sono. Li andiamo ad ascoltare? I maestri di preghiera sono rari, ma esistono. Ci uniamo a loro? Gesù pregava e predicava. Smettiamola di sbuffare e diamoci da fare. Senza non possiamo.

Mc 1,29-39 Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.