
Millecinquecento chilometri in linea d’aria cosa saranno mai per un uomo, se una rondine ne percorre undicimila per fare il nido? Ma il vangelo si diffonde un passo alla volta, come un prudente agnello in mezzo ai lupi. Il vero evangelizzatore cerca e ricerca la via migliore perché il messaggio di Gesù giunga al cuore di chi lo ascolta e divenga vita. I due fratelli greci Cirillo e Metodio percorsero a piedi parecchia strada, ma culturalmente molta di più. Giunti nell’est Europa, trovarono ogni modo per trasferire nella cultura del luogo l’identico vangelo. Per farlo, occorre saper perdere, saper rinunciare alla propria visione e vedere la vita dal punto di vista altrui. Basterà dire che i due fratelli celebravano messa in lingua locale e tradussero il vangelo elaborando appositi alfabeti (glagolitico e cirillico). Furono ovviamente denunciati da missionari latini (poco missionari e molto latini), che però non la spuntarono. Il Papa li capì e, morto Cirillo a Roma, rispedì Metodio in missione facedolo pure vescovo. Era il IX secolo. Ce ne vollero altri undici perché il Concilio Vaticano II concedesse di celebrare ciascuno nella propria lingua e perché il primo Papa slavo della storia dichiarasse i due santi fratelli patroni d’Europa.
Santi Cirillo e Metodio patroni d’Europa Lc 10,1-9 Il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
