Orientarsi

Ogni regola ha il suo perché. Tecnicamente si chiama “ratio”, la ragione per cui esiste una norma. È però importante non perder la ragione, non dimenticare il perché esiste una regola, altrimenti se ne resta schiavi. Lo schiavo non discute l’ordine, esegue anche la più irrazionale delle richieste perché vive di paura. Chi invece non perde la ragione, rispetta la regola ma sa che essa è solo uno strumento per rendere a tutti più facile la vita, non più complicata. Rispetta la regola ma non la adora anzi, la riadatta ai tempi nuovi perché resti efficace ed utile. Vi sono regole religiose dettate da Dio stesso, altre dagli uomini di Dio, e non è proprio la stessa cosa. Dio, ad esempio, stabilì un tempo sacro settimanale da dedicare al silenzio e alla preghiera. I suoi uomini lo fissarono di sabato ed elencarono con precisione le poche attività lecite e le illecite. Colta la “ratio”, si può distinguere l’illecito dall’eccezione. Sono discorsi forse un po’ noiosi, lo so, ma oggi è sabato e ne parliamo. Viviamo tempi in cui non vi è più lecito o illecito, né davanti a Dio né davanti agli uomini. “A me va bene e dunque è bene”, pare essere l’unico criterio utilizzato per orientarsi. A prezzo di perdere la strada e la ragione.

Presto partirà l’operazione “un dollaro al giorno”

Lc 6,1-5 Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».