Andrebbe raccontata in dialetto milanese, come faceva l’arciprete di Monza. Narrava di un suo maestro di vita, Mons Perini, sceso come vescovo da Milano al centro Italia. “Come fa a riposare, monsignore, con tutti i grattacapi che ha?”. “La sera, quando termino le mie preghiere, tolgo la croce, tolgo l’anello, tolgo lo zucchetto, e li appoggio sullo scrittoio. Poi dico: vi otri stì chii, che il Perini la và a durmì! Voi altri state qui, che il Perini va a dormire”. E, come Gesù nella tempesta, dormiva sul cuscino, sicuro che non c’è onda che, prima o poi, non si plachi. https://lalocandadellaparola.com/aiuta-timor-est/