Le genti

Galilea delle genti. Così veniva chiamata quella terra, a nord. Terra di confine, terra di sconfinamenti. Terra di sangue misto, di cultura popolare che certo non era incontaminata come in Giudea, come la santa Gerusalemme, con il suo tempio vietato agli stranieri, alle genti. Andò ad abitare lì, in Galilea. Scelta strana per un Messia di Israele. Scelta che già era un programma: sarò sì il Messia di Israele, ma anche delle genti. Sarò il Messia di tutti. Domani, domenica del battesimo di Gesù, faremo un passo indietro. Vedremo gli inizi di questa vita pubblica, di questa immersione nella vita della gente, delle genti.

Mt 4 Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.