Stabat mater

Stabat mater, stava la madre sotto la croce. Era la croce del figlio. Stanno tante madri a vedere i figli soffrire, a vederli affamati e malati. Stanno in piedi, insonni, preoccupate a vedere figli e figlie sciupare la vita, vivendo senza Dio, come se Gesù fosse morto in croce e mai risorto. Stanno pensierose e cercano di non darlo a vedere. Pensano alla figlia nelle mani di un idiota, al figlio ormai trentenne che passa il tempo ai videogames. Stanno, tentate di non stare più, di andarsene, di mollare la presa per soffrire di meno. “Che si arrangino, fan tutti così, non posso dire nulla”, si dicono tra sé, ma dentro soffrono a vedere l’anima dei figli spegnersi, soffocata dal nulla che dilaga. Stanno, le madri di tutto il mondo, e si sentono ripetere Ecco tuo figlio, ecco tua figlia! E non smettono d’essere madri.

Maria Addolorata Gv 19,25-27 stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.